Abbazia di
Fiastra complesso cistercense
del XII secolo.
Sorge nella valle
del Chienti nel territorio dei comuni di
Tolentino e Urbisaglia. Rappresenta il più
importante edificio monastico delle Marche - Km. 51
Tolentino
Numerose tombe risalenti all'VIII
e IV secolo a.C. attesterebbero la presenza di
un fiorente insediamento di piceni. Basilica di San Nicola e altre bellezze
architettoniche
e nei dintorni il Castello della Rancia -
Km. 59
Urbisaglia
Il nome della città deriva da quello dell'antica
città romana di Urbs Salvia.
Interessanti gli scavi archeologici - Km. 54
Macerata
Tra il III e il II
sec. a.C. la zona dove oggi sorge la frazione di
Villa Potenza fu colonizzata dai Romani, che la
chiamarono Helvia Recina. I resti del
teatro romano del II secolo d.C. dànno l'idea di
una città di medie proporzioni, florida.
Interessante il museo delle carrozze - Km. 28
Montecosaro Il centro
storico, in collina, conserva l’aspetto tipico
di Castello altomedievale con torri di difesa e
d’avvistamento lungo le mura del ‘300, ancora
ben leggibile l’impianto urbanistico risalente
al ‘600. Di origine picena
- Km. 22
Recanati
I territori
circostanti furono abitati già in epoca
preistorica dalla popolazione dei Piceni,
diffusi nella regione. A causa dell'invasione
dei Goti intorno al 406 d.C., che misero a ferro
e a fuoco la zona, la popolazione cercò rifugio
sulle colline. Si ritiene che tanto Recanati
quanto Macerata debbano la loro origine alla
antica città Ricina.
- Km. 9
Osimo
Nel IX secolo a.C.
sul colle di Osimo e sull'altura di Monte S.
Pietro si stanziarono i Piceni, che diedero vita
a due insediamenti distinti con relative
necropoli. Con la battaglia di Sentinum
(odierna Sassoferrato) del 295 a.C., i Romani
iniziarono la conquista del Piceno, coinvolgendo
anche Osimo
- Km. 15
Castelfidardo
L'attuale
territorio è stato occupato dall'uomo sin dal
Paleolitico. In epoca romana Castelfidardo
apparteneva quasi interamente alla colonia di
Auximum (Osimo). Tra le fine del
Cinquecento e l'inizio del Seicento nascevano i
primi borghi fuori le mura. Nel XIX
secolo da ricordare la battaglia di
Castelfidardo, quando i piemontesi sconfissero
le truppe che difendevano lo Stato Pontificio
- Km. 7
Ascoli Piceno Le origini
della città sono avvolte nel mistero, ma è
abbastanza sicuro che vi fosse la presenza umana
già dall'età della pietra e che la zona fosse
abitata già nell'epoca neolitica da popolazioni
italiche.
Giulio Cesare nel 49 a.C. la designò capitale
della regione dandole l'appellativo di
Picenum. Ai tempi di Augusto, divenne la
capitale della quinta regione italica, più tardi
nel III secolo d.C. fu eretta a provincia
autonoma con il nome di Picenum Suburcarium.
Successivamente segue il destino, come altre
città, con la caduta dell'impero romano.- Km. 100
Grotte di Frasassi Sono
delle grotte carsiche sotterranee che si trovano
nel territorio del comune di Genga, in provincia
di Ancona. Il complesso è formato da una serie
di grotte di cui la prima, è l'Abisso Ancona,
enorme cavità che ha un'estensione di 180 x 120
m ed un'altezza di 200 m; è talmente ampia che
al suo interno potrebbe essere contenuto senza
problemi il Duomo di Milano. Dal 1º settembre
1974 parte delle grotte è aperta al pubblico,
divenendo nel tempo una delle maggiori
attrazioni turistiche delle Marche
- Km.
86
Offida
Secondo alcuni
storici Offida già nel VII secolo sarebbe stato
un centro di una certa importanza, divenendo
sede di un Gastaldato. Dello stesso ci sarebbero
tracce in epoca carolingia e sotto il Sacro
Romano Impero quando la città assunse grande
importanza. Al 1039 risale la prima
testimonianza storica certa, quando Longino d'Azone
cede all'Abbazia di Farfa il castello di
Ophida. La sua fama è legata al miracolo
eucaristico.- Km. 78
Norcia Con la decadenza
dell'Impero Romano d'Occidente e le invasioni
che ne conseguono ad opera delle popolazioni
barbariche, Norcia viene a più riprese
saccheggiata e devastata. Proprio in questo
periodo, alla fine del V secolo, Norcia vede la
nascita di San Benedetto fondatore del
monachesimo occidentale.
- Km. 150 -
Piana di Castelluccio
Nel Parco
Nazionale dei Monti Sibillini, a quota 1452
metri ed a pochi chilometri circa 28 da Norcia
(PG), di fronte al Monte Vettore. L'altopiano si
suddivide in 3 piani:
Pian Grande;
Pian Piccolo
e Pian Perduto.
Per un totale di 15 km².
Tra fine Maggio ed i primi giorni di Luglio
offre lo spettacolo della
La Fiorita
di Castelluccio
di Norcia con tonalità che vanno dal
giallo ocra al rosso, dal viola al bianco
- Km.
130
Cascia Nel territorio
comunale di Cascia sorgeva Cursula,
centro abitato romano distrutto nel I secolo
a.C. a causa delle devastazioni dei popoli
barbarici e dei terremoti. Come grande parte
delle città umbre, è durante il medioevo che la
città conosce il periodo di massimo splendore.
La sua fama è oggi legata alla devozione a Santa
Rita.
- Km. 147
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